domenica 11 settembre 2016

LA SCUOLA AMERICANA!


Hey, everybody. Oggi, come promesso, si parla di scuola! È finalmente arrivato il momento di mettere insieme tutte le informazioni che ho accumulato durante questa mia prima settimana scolastica.
Dunque, questo post sarà probabilmente lungo, ma è doveroso per spiegare bene come funziona qui l’istituzione scolastica e soprattutto com’è stata questa mia settimana.

INFORMAZIONI GENERALI
Mensa scolastica
Allora, partiamo con le informazioni tecniche. La scuola americana, come penso sappiate, va dal Lunedì al Venerdì (il sabato ci si riposa a casa, che bello!) e dura dalle 8:00 di mattina fino alle 15:00 del pomeriggio, dopodiché quasi tutti hanno attività nei vari club, quindi si rimane a scuola per un tempo che può variare a seconda del club frequentato (io finisco alle 17:00 col club di tennis, ma so di persone che stanno nella banda che finiscono molto più tardi).
Durante l’orario scolastico si hanno 5 classi (sì, perché non esistono le materie, ma le classi) e una mensa, il cui orario cambia a seconda delle classi scelte e non è quindi uguale per tutti (anche perché sarebbe difficile mettere 400 e passa ragazzi in un’unica sala), ad esempio la mensa può essere A (dopo la seconda classe), B (a metà della terza classe) o C (dopo la terza classe). Io ho il pranzo C. Inoltre, altra caratteristiche è che gli alunni vanno di classe in classe perché ogni docente ha la sua aula (ciascuna arredata in maniera diversa a seconda  dei gusti dell’insegnante).


ATTREZZATURA


Chiarito questo, prima di parlare delle classi, vorrei soffermarmi su un punto: l’attrezzatura. Dire che la scuola americana è ben fornita, credetemi, è dire poco. Credete che stia esagerando? Bene, sappiate che ad OGNI SINGOLO STUDENTE viene dato un iPad da tenere durante tutto l’anno (sì, poi lo dovete restituire, già vi vedo domandare “ MA POI TE LO TIENI?????”. NO.) A che serve? Per tutto. Non si può andare in classe senza di esso, è essenziale. Leggi dal tuo iPad, segui la lezione dal tuo iPad, fai le verifiche sul tuo iPad, copi con il tuo iPa…ehm, volevo dire, senti musica dal tuo iPad (sì, perché si può sentire musica durante alcune ore o alcuni momenti, come quando disegni o leggi).
Per non parlare del registro elettronico, che ha un’importanza vitale. Nessuno usa diari, c’è tutto su un’applicazione chiamata Haiku. I professori caricano i file della lezione, impostano le date per ogni minima cosa fin da un mese prima, quindi, per dirvi, so già tutto quello che devo fare da qui a un mese. Ed, inoltre, ogni classe ha una sezione nel registro elettronico dove viene appunto detto tutto quello che c’è da svolgere o è stato svolto.
Attenzione, non mi riferisco al piccolo riassunto sul registro elettronico come si fa in Italia, che di certo non manca.

Esempio italiano: “Giorno 10 Ottobre, assegnato Tizio e Caio da studiare da pag. 8 a pag. 10”.

No, c’è proprio il file della lezione che volendo puoi aprire, rileggere, studiare dal tuo iPad. In più ci sono i comandi degli esercizi, le sottosezioni per ogni singolo compito assegnato e così via.

Esempio americano: Registro elettronico > Classi > Letteratura Americana > Settimana 1: Early Settlers > Cristoforo Colombo > File da studiare > Esercizio da svolgere (con tanto di foto)

In parole povere: semplicemente organizzatissimi.


Concludo, sempre per quel che riguarda l’attrezzatura, parlando della struttura scolastica. Scuole immense. E sia chiaro, questo è possibile perché qui non esistono tante scuole con indirizzi diversi ed è quindi normale pensare che ce ne siano poche ma enormi. Perché non esistono gli indirizzi? Perché ognuno può scegliersi le materie che vuole all’interno della stessa scuola.
Le attività sportive all’infuori della scuola non esistono, esistono i club e di conseguenza la scuola è fornita di tutto il necessario. Per la città non trovi campetti da calcio, da tennis, da pallavolo. No. Tutto si trova a scuola. E quindi abbiamo: 16 campi da tennis (8 all’high school e 8 alla middle school), 3 o più campi da calcio (il posto è troppo grande non sono ancora riuscito a contarli tutti), 3 o più campi da baseball, 2 campi da football (uno è uno stadio di quelli tipici americani che si vedono nei film).
All’interno abbiamo tantissime stanze con i computer, gli armadietti, le classi munite di almeno 3 lavagne di cui una multimediale, gli armadietti, i laboratori per alcune classi (arte, robotica, meccanica, ceramica, etc), gli armadietti, un grandissimo palco che fa da teatro, una biblioteca, gli armadietti, una sala mensa, gli armadietti, una sezione dedicata alla palestra e i meravigliosi ARMADIETTI. Dannazione, quanto diamine amo quei benedetti armadietti! Il solo vederli dal vivo è stata un’emozione incredibile che non dimenticherò mai, perché per me sono il simbolo dell’America. Soffermandomi un attimo sulla sezione della palestra, cercherò di spiegarvi com’è strutturata. Abbiamo una zona dove c’è proprio la classica palestra (che in realtà sono tre palestre attaccate e separate da dei divisori) al di sopra della quale si eleva un percorso circolare per i corridori che vogliono allenarsi. Sempre sopra la palestra si hanno varie classi adibite ad uso sportivo (una vera è propria palestra con attrezzi per i muscoli, una stanza per il club di wrestling, etc.). E con questo ho finalmente finito la parte dell’attrezzatura, che sinceramente speravo venisse più corta, ma purtroppo le cose da dire sono troppe.

CLASSI
tipica classe americana
Passiamo alle classi. Innanzitutto, è necessario sapere che le classi hanno una durata a trimestri (che sono 3) ed alcune possono durare anche 2 trimestri. Cosa fantastica è che sei tu a scegliere le classi, di cui alcune però sono obbligatorie (tipo matematica, inglese, etc.). Non sto qui ad elencarvele tutte, perché sono troppe, ma potete ben immaginare che c’è davvero tutto. Non posso non accennare ai crediti che funzionano in maniera diversa: ogni classe assegna dei crediti una volta superata, questo è tutto quello che so al momento sull’argomento. Per quanto riguarda la durata di ogni classe, non è di un’ora esatta ma qualcosa di più, tipo un’ora e venti minuti. Alla fine di ogni classe puoi o andare nella classe successiva o passare dal tuo armadietto a prendere il materiale necessario per l’ora seguente.
Qui vi elenco le mie classi:

PRIMO TRIMESTRE

DRAW, PAINT, PRINT

SENIOR SEMINAR*

CERAMICS

TECH & DESIGN 1

AMERICAN LITERATURE A

SECONDO TRIMESTRE

CONCEPTUAL PHYSICS A

INTRODUCTION
TO AUTOCAD

BIOLOGY 2
A

PRE-CALC.
DISCRETE MATH A

AMERICAN
LITERATURE B

TERZO TRIMESTRE

//

//**

CONCEPTUAL
PHYSICS B

BIOLOGY 2
B

PRE-CALC
DISCRETE MATH B



  *Senior Seminar è una classe per Senior (dopo vi spiego bene gli anni/gradi) dove si affrontano tematiche attuali, si discute, si legge un libro, si fa volontariato, etc.
**Dove vedete // significa che non ho ancora scelto le classi, questo perché sono indeciso e voglio aspettare qualche mese prima di decidere, così da poter stabilire se posso prendere classi avanzate oppure no.
Track sopra la palestra
GRADI SCOLASTICI
In breve, le High School durano 4 anni, il primo anno le matricole si chiamano Freshman, il secondo anno si è Sophomore, il terzo Junior e l’ultimo anno Senior.
Ora, io sono un Senior e alla fine dell’anno parteciperò alla Graduation (la cerimonia di diploma in cui tutti si vestono con le divise e il cappello eheh) e riceverò un diploma ad honorem.
Piccola osservazione: alcuni Senior sembrano così grandi che scambierei i Freshman per loro figli.

PRIMA SETTIMANA SCOLASTICA

biblioteca
E con questo si conclude tutta la parte tecnica e informativa sulla scuola americana. Spero di non aver saltato nulla, ma probabilmente sì.
Passiamo alla mia settimana, che comincia da Martedì 6 Settembre, giorno in cui è iniziata la scuola. Mi sono svegliato alle 6:00 (mi sveglio tutti i giorni a quest’ora, che trauma) e sono andato a scuola alle 7:00 (sì, è l’ora in cui la maggior parte degli studenti va a scuola). La prima cosa che ho fatto, con il cuore che mi batteva a mille mentre giravo per i corridoi, è stata dirigermi all’armadietto con Max e farmi aiutare ad aprirlo. Non è facile all’inizio perché bisogna essere precisi a inserire la password, quindi ai primi tentativi sbagliavo sempre. Quando ce l’ho finalmente fatta, mio fratello se n’è andato al suo armadietto e io sono rimasto lì a sistemare la mia roba. Ho lasciato lo zaino nell’armadietto, prendendo il raccoglitore e una matita, e mi sono messo ad aspettare che arrivassero le 8:00 (sì, lo zaino non si porta in classe, e sì, non usano penne, solo matita).


Prima classe: arte, che si tiene in laboratorio, è sicuramente la materia che più mi rilassa, perché non devo star lì a concentrarmi sull’inglese, non devo sforzarmi troppo e posso tranquillamente svagarmi e parlare con gli altri ragazzi.
Seconda classe: Senior Seminar è un tormento. Speravo fosse facile, e probabilmente per gli americani lo è, ma non per me. Una quantità di pagine da leggere per casa impressionante, poesie su cui discutere che io non capisco e quindi non posso far altro che tacere e sforzarmi disperatamente di comprendere quello che dicono gli altri quando esprimono i loro pareri. Più volte mi sono affidato al mio vicino di banco, che con una santa pazienza mi ha spiegato come funziona il registro elettronico e spesso la traccia degli esercizi da svolgere. Dio lo benedica. Per giunta, abbiamo da fare una specie di tesina per la fine del trimestre che verrà valutata come esame e fin da ora dobbiamo cominciare a scegliere l’argomento e cominciare a produrla. Una classe difficilissima, insomma. N.B. I posti di questa classe sono stati assegnati fin dal primo giorno.
Coniglio fatto a ceramica
Terza classe: Ceramica è sicuramente un’altra materia rilassante, sebbene all’inizio fosse noiosissima per la parte teorica sul ciclo dell’argilla e sulla sua noiosissima storia.
P.S. Ho creato un coniglio di ceramica di cui vado fiero.
Quarta classe: Tech & Design è una materia che sicuramente adorerò, pe
rché è un corso per ingegneri che prevede la costruzione di modelli 3D al computer di oggetti, case, motori e macchi nari tecnologici.
Per ora, invece, è piuttosto noiosa perché facciamo stupidi esercizietti sulle regole da seguire in classe e sul perché sia importante l’ingegneria nel mondo.
Quinta classe: Letteratura Americana sembra interessante. È la seconda classe più difficile (vi dico solo che abbiamo già fatto un compito in classe su Cristoforo Colombo e un uomo di colore di nome Equiano. Vi aggiorno sul voto che prenderò). Penso che questa materia sia interessante, ma il modo in cui è insegnata mi risulta piuttosto banale (non facile, eh. Perché leggere testi in inglese è cogliere i significati reconditi e filosofici degli autori non mi è mai sembrato tanto impossibile, persino Dante è più comprensibile) ma da una sola settimana penso di non poter giudicare ancora per bene. N.B. Questa cosa è stupenda: prima di entrare in classe la professoressa, davanti alla porta, ci ha fatto estrarre da un mazzo una carta a caso. Una volta entrati, il nostro posto sarebbe stato quello con la carta corrispondente. Niente corsa per i banchi un’ultima fila, eh già.
Concludo parlando un attimo delle persone. Gli americani sono tendenzialmente chiusi e a loro non interessa fare amicizia con uno straniero, quindi dopo il “Oh, cool!” quando gli dici che sei italiano e che starai lì per un anno, poi non ti danno più retta. Tuttavia, sono stato fortunato, perché A) conoscevo già un sacco di gente stando qui da un mese e B) alcune ragazze davvero gentili mi hanno offerto il loro aiuto per orientarmi e per trovare le altre classi. Una mi ha persino invitato al loro tavolo a mensa. Quindi sì, me la sono cavata davvero bene anche sotto questo punto di vista.
In conclusione, quella che ho appena cominciato è una sfida ardua, a tratti sconfortante ed estenuante a causa della lingua, più volte mi sono sentito abbattuto e incapace di fronte a questa barriera linguistica, ma sono stato io a volerlo, sono io che mi sono messo in gioco per vedere se ero in grado di cavarmela da solo e adesso è il momento di scoprirlo e mettercela tutta. Quindi niente, questo è davvero tutto. Scusate per la lunghezza, spero non sia risultato noioso.

Alla prossima!

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