mercoledì 12 ottobre 2016

HOMECOMING!



Signori e signore, oggi si parla di Homecoming! Ho aspettato a fare questo post perché volevo far terminare la settimana per potervi descrivere tutto in maniera completa.
Dunque, per chi non sapesse cos’è l’Homecoming, è una tradizionale festa americana in cui si riuniscono gli studenti delle high school e quelli che ormai sono in college che appunto “tornano a casa” (da qui il termine “homecoming”).
La cosa bella di questa festa non è tanto il party in sé, al quale puoi andare in gruppo o invitando una ragazza come al Prom (e per invitare qualcuno dei farlo in una maniera originale, quindi con cartelloni o qualunque cosa ti venga in mente), ma la cosa davvero stupenda è la settimana che precede il ballo.

Sì, perché dovete sapere che dal lunedì fino al venerdì ci sono svariate attività che ti tengono impegnato (e per attività, intendo gare).
Innanzitutto va detto che ogni giorno della settimana c’è un topic da rispettare nel vestirsi e quindi tutti gli studenti si vestono nello stesso, stravagante, modo.

Ora vi elenco i topic della settimana.

Lunedì: PJ DAY (PIGIAMA DAY)
Martedì:
·          -  SENIOR: GREEK DAY (TUTTI VESTITI DA GRECI)
·          - JUNIOR: THOUSAND ISLAND (TUTTI VESTITI DA HAWAIANI)
·          - SOPHOMORE: WESTERN (TUTTI VESTITI DA COWBOY)
·         - FRESHMAN: MOSTARD (TUTTI VESTITI DI GIALLO)
Mercoledì: GROUTFIT DAY  (TUTTI VESTITI DI GRIGIO)
Giovedì: PLAID DAY (TUTTI VESTITI IN CAMICIA)
Venerdì: BLUE AND GOLD DAY (I COLORI DELLA SCUOLA)

Ora, lo so che per la maggior parte sono topic banali, ma cercate di immaginare quanto fosse pazzesco e strano vedere per la scuola greci, cowboy, hawaiani, persone dipinte in volto di blu e oro, ma soprattutto persone in pigiama! È stato assurdo. Ho visto i pigiami più assurdi della mia vita: pigiami con la pelliccia, pigiami con sopra un maialino, pigiami dei minions, etc. Per non parlare delle pantofole (perché sì, avevano anche le pantofole!). Vi giuro, è stato stupendo.
C’è da dire inoltre che per coloro che si attenevano al topic del giorno, venivano assegnati punti che andavano alla squadra di appartenenza (le squadre erano quelle relative all’anno, quindi la squadra dei Senior, dei Junior, dei Sophomore e dei Freshman). Questo perché alla fine della settimana, è stata annunciata vincitrice la squadra con più punti.
Inoltre, i punti si potevano ottenere anche in altri modi, ossia attraverso le gare. Queste si tenevano durante la pausa pranzo e consistevano in alcuni giochi, come il Trivia Game (ossia rispondere a delle domande di cultura generale), oppure una caccia al tesoro in cui bisognava trovare oggetti nascosti per la mensa, o ancora fare una piramide umana di 6 persone.
Infine il venerdì, a conclusione della settimana, si è tenuta nella palestra la Pep Rally, ossia un’assemblea dove si sono riuniti tutti gli studenti e si sono svolte le ultime gare per decretare il gruppo vincitore. Questo è stato in assoluto il momento più bello di tutta la settimana perché oltre a gare stupende (dodgeball, basketball, gara di velocità nel mangiare, etc) c’erano le icone delle assemblee americane, ossia la banda, le cheerleader e il bulldog che faceva da mascotte.



Dopo la fantastica assemblea è seguita la nomination delle candidate a regina del ballo e quindi una parata che si è tenuta nel pomeriggio dove hanno sfilato carri con sopra tutte le candidate.
Nel pomeriggio, sempre di venerdì, si è tenuta un’importante partita di football americano in celebrazione dell’Homecoming.



Quindi giungiamo a sabato, giornata del ballo. In pratica non me ne avevano parlato molto bene, perché la considerano una festa poco raccomandabile, ma tutto sommato devo dire che è stata davvero bella e tranquilla. Sono andato con i ragazzi di Intercultura e una volta lì abbiamo trascorso due ore ballando e cantando (la cosa triste è che mentre io cantavo le canzoni inventando le parole, gli americani giustamente cantavano perfettamente ogni singola canzone, facendomi sentire ignorantemente stupido).
Dunque, questo è stato il mio primo e ultimo Homecoming 2016, che mi ha semplicemente ricordato il motivo per cui sono davvero felice di essere venuto in America.

Detto questo, ci sentiamo al prossimo blog! Bye!