Signori e signore, oggi si parla di Homecoming! Ho aspettato a fare
questo post perché volevo far terminare la settimana per potervi descrivere
tutto in maniera completa.
Dunque, per chi non sapesse cos’è l’Homecoming, è una tradizionale festa
americana in cui si riuniscono gli studenti delle high school e quelli che
ormai sono in college che appunto “tornano a casa” (da qui il termine
“homecoming”).
La cosa bella di questa festa non è tanto il party in sé, al quale puoi
andare in gruppo o invitando una ragazza come al Prom (e per invitare qualcuno
dei farlo in una maniera originale, quindi con cartelloni o qualunque cosa ti
venga in mente), ma la cosa davvero stupenda è la settimana che precede il
ballo.
Sì, perché dovete sapere che dal lunedì fino al venerdì ci sono
svariate attività che ti tengono impegnato (e per attività, intendo gare).
Innanzitutto va detto che ogni giorno della settimana c’è un topic da
rispettare nel vestirsi e quindi tutti gli studenti si vestono nello stesso,
stravagante, modo.
Ora vi elenco i topic della settimana.
Lunedì: PJ DAY (PIGIAMA DAY)
Martedì:
· - SENIOR: GREEK DAY (TUTTI VESTITI DA GRECI)
· - JUNIOR: THOUSAND ISLAND (TUTTI VESTITI DA
HAWAIANI)
· - SOPHOMORE: WESTERN (TUTTI VESTITI DA COWBOY)
· - FRESHMAN: MOSTARD (TUTTI VESTITI DI GIALLO)
Mercoledì: GROUTFIT DAY (TUTTI VESTITI DI GRIGIO)
Giovedì: PLAID DAY (TUTTI VESTITI IN
CAMICIA)
Venerdì: BLUE AND GOLD DAY (I COLORI
DELLA SCUOLA)
Ora, lo so che per la maggior parte sono topic banali, ma cercate di
immaginare quanto fosse pazzesco e strano vedere per la scuola greci, cowboy,
hawaiani, persone dipinte in volto di blu e oro, ma soprattutto persone in
pigiama! È stato assurdo. Ho visto i pigiami più assurdi della mia vita:
pigiami con la pelliccia, pigiami con sopra un maialino, pigiami dei minions,
etc. Per non parlare delle pantofole (perché sì, avevano anche le pantofole!).
Vi giuro, è stato stupendo.
C’è da dire inoltre che per coloro che si attenevano al topic del
giorno, venivano assegnati punti che andavano alla squadra di appartenenza (le
squadre erano quelle relative all’anno, quindi la squadra dei Senior, dei
Junior, dei Sophomore e dei Freshman). Questo perché alla fine della settimana,
è stata annunciata vincitrice la squadra con più punti.
Inoltre, i punti si potevano ottenere anche in altri modi, ossia
attraverso le gare. Queste si tenevano durante la pausa pranzo e consistevano
in alcuni giochi, come il Trivia Game (ossia rispondere a delle domande di
cultura generale), oppure una caccia al tesoro in cui bisognava trovare oggetti
nascosti per la mensa, o ancora fare una piramide umana di 6 persone.
Infine il venerdì, a conclusione della settimana, si è tenuta nella
palestra la Pep Rally, ossia un’assemblea dove si sono riuniti tutti gli
studenti e si sono svolte le ultime gare per decretare il gruppo vincitore.
Questo è stato in assoluto il momento più bello di tutta la settimana perché
oltre a gare stupende (dodgeball, basketball, gara di velocità nel mangiare,
etc) c’erano le icone delle assemblee americane, ossia la banda, le cheerleader
e il bulldog che faceva da mascotte.
Dopo la fantastica assemblea è seguita la nomination delle candidate a
regina del ballo e quindi una parata che si è tenuta nel pomeriggio dove hanno
sfilato carri con sopra tutte le candidate.
Nel pomeriggio, sempre di venerdì, si è tenuta un’importante partita di
football americano in celebrazione dell’Homecoming.
Quindi giungiamo a sabato, giornata del ballo. In pratica non me ne
avevano parlato molto bene, perché la considerano una festa poco
raccomandabile, ma tutto sommato devo dire che è stata davvero bella e
tranquilla. Sono andato con i ragazzi di Intercultura e una volta lì abbiamo
trascorso due ore ballando e cantando (la cosa triste è che mentre io cantavo
le canzoni inventando le parole, gli americani giustamente cantavano
perfettamente ogni singola canzone, facendomi sentire ignorantemente stupido).
Dunque, questo è stato il mio primo e ultimo Homecoming 2016, che mi ha
semplicemente ricordato il motivo per cui sono davvero felice di essere venuto
in America.
Detto questo, ci sentiamo al prossimo blog! Bye!