Thanksiging Day!
E dopo Halloween, un’altra delle tipiche feste americane è
ormai alle spalle. Come già detto nello scorso post, il Thanksgiving day è una
tra le feste più sentite e più conosciute in America, quindi mi ritengo
fortunato ad averne trascorso uno nello spirito americano. Sicuramente, questa
festa è conosciuta in tutto il mondo per il tacchino gigante servito in tavola
ed io ho avuto modo di provarlo. Era squisito.
Prima ancora che questa festa cominciasse si poteva sentire
l’agitazione e l’entusiasmo della gente, in gran parte dovuto al fatto che, in
occasione del Thanksgiving, le famiglie si riuniscono intorno ad una tavola
calda e ridono, giocano, guardano football. Stanno insieme. Questa festa è un
momento di riunione famigliare, che negli USA è abbastanza raro, ed è questo
che la rende così attesa. Io, che in Italia sono abituato a riunirmi con la mia
famiglia ogni settimana, non sarei stato in grado di capire del tutto
l’importanza di questa festa, se non avessi vissuto questi tre mesi e mezzo qui
e non avessi visto quanto impegnata e frenetica sia la vita di ogni giorno, la
quale impedisce loro di riunirsi spesso intorno ad una tavola apparecchiata con
tutta la famiglia (nonni, cugini, zii, etc).
Per quanto riguarda il mio Thanksgiving, l’ho trascorso con
la famiglia a casa della madre della mia hmom, dove abbiamo mangiato, guardato
la tv e giocato con le carte napoletane, che ho insegnato loro a usare.
Detto questo, vorrei concludere questo post con un elenco
delle cose di cui sono grato. Difatti, in occasione di questa festa, la gente
fa mente locale di tutte le cose di cui è grato nella vita. Mi sembra, quindi,
opportuno, che lo faccia anche io.
Ecco qui, in ordine casuale e non di importanza, l’elenco
delle cose di cui sono grato:
1.
Essere qui negli USA.
2.
La mia meravigliosa famiglia italiana (che ha
avuto il coraggio di mandare un figlio dall’altra parte del mondo per un anno)
3.
La mia meravigliosa famiglia americana (che mi
ha accolto come fossi figlio loro e che non mi fa mancare niente)
4.
Me stesso (sì, sono grato di me stesso, per
quello che sono e per quello che sarò)
5.
I miei amici (sono grato di aver trovato degli
amici così unici)
6.
La mia scuola (sì, sono grato di aver scelto di
frequentare il liceo classico, che ho realizzato solo adesso che sono via
quanto sia utile)
7.
Il cibo italiano (sia benedetto)
8.
Di aver imparato a cucinare il cibo italiano
prima di venire qui
9.
Il caffè
10.
La tecnologia (grazie alla quale posso
comunicare con i miei amici e la mia famiglia dall’altra parte del mondo)
11.
Netflix
12.
Le difficoltà che ho dovuto affrontare
13.
Mezzi di trasporto
14.
La scuola americana (che mi ha dato la
possibilità di provare classi che non avrei mai potuto provare altrimenti
15.
I miei amici americani e quelli di AFS
Penso di averne elencate
abbastanza e questo mi fa comprendere che ci sono tantissime cose di cui dovrei
essere grato nella mia vita. Penso che tutti noi ci soffermiamo a pensare a
quello che la nostra vita potrebbe essere e che invece non è, a quello che
potremmo avere e non abbiamo, a quello che ci affligge e ci sconforta. Vediamo
qualcuno a cui accade qualcosa di speciale e pensiamo “Perché non è successo a
me?” e ci dimentichiamo di tutte le cose belle, anche se piccole (forse così
piccole che nemmeno ce ne accorgiamo), che ci accadono ogni giorno. Dovremmo
tutti pensare più spesso a quello che abbiamo avuto e che abbiamo, a quello che
ci ha resi quello che siamo. È più facile criticare che rendersi conto di
quante cose abbiamo che rendono la nostra vita unica e grandiosa.
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